Con l’approssimarsi delle giornate più fredde dell’anno cosa c’è di meglio che giocarsi del caldo tepore della propria casa? Un comfort termico che può essere ottenuto attraverso varie soluzioni tra cui il tradizionale caminetto oppure con una funzionale stufa. Una scelta non semplice anche perché ci sono aspetti che giocano a favore del camino ed alcuni che sembrano far propendere l’asticella della bilancia dalla parte della stufa. Cerchiamo dunque di scoprire quali sono le considerazioni da fare prima di decidere se orientarsi verso una soluzione oppure verso l’altra.
Le stufe hanno ridotto il gap estetico e sono più economiche
Nell’ultimo periodo l’aspetto estetico gode di un notevole peso nelle decisioni degli italiani tant’è che spesso sembra essere più importante della funzionalità. Fino a qualche anno fa sotto questo punto di vista vi era un importante gap a favore del camino che veniva realizzato in diverse forme, stili e con l’utilizzo di svariati materiali soprattutto per offrire suggestive finiture in legno, in marmo oppure in metallo. Un vero e proprio complemento d’arredo che peraltro consente di riscaldare in maniera ottimale gli ambienti. Tuttavia oggi le cose sono cambiate, i produttori di stufe hanno fatto passi da gigante proponendo soluzioni molto più ricercate nelle linee e nelle forme rendendole degne dei migliori designer di arredamento e allo stesso tempo mantenendo la loro efficacia nel riscaldare gli ambienti. Passando all’aspetto economico, non c’è dubbio che le stufe sono maggiormente vantaggiose in quanto richiedono in media per l’acquisto di un buon prodotto circa 2 mila euro mentre per un camino la spesa sarà decisamente più corposa.
Praticità e vincoli strutturali
Per valutare al meglio quale tra un camino oppure una stufa sia la migliore soluzione è necessario riflettere anche su alcune questioni di natura pratica. In particolare è opportuno tenere in considerazione che il camino è soggetto a vincoli strutturali piuttosto importanti come la necessità di poter realizzare una canna fumaria che permetta un tiraggio ottimale. Ad esempio, se vi è un soffitto basso sarà impossibile soddisfare la lunghezza minima della canna fumaria per cui il tiraggio non sarà dei migliori con tutte le conseguenze negative del caso. Invece le stufe ed in particolare quelle a pellet sono estremamente versatili tant’è che possono essere installate in qualsiasi contesto come una tavernetta oppure una mansarda. Rimanendo in tema di praticità va considerato che la stufa è totalmente automatizzata nel suo funzionamento mentre il camino necessita di una continua alimentazione manuale della fiamma con l’inserimento di legna da ardere. Inoltre, una stufa rispetto ad un camino richiede minor pulizia e manutenzione in quanto non sarà necessario, ad esempio, pulire la canna fumaria ogni anno. Tuttavia queste problematiche legate alla manutenzione e alla maggiore comodità nell’utilizzo a favore delle stufe possono essere superate adottando dei camini a pellet in grado di mantenere il loro fascino e di ricreare una fiamma molto simile a quella della versione tradizionale. Insomma, in estrema sintesi non vi è una soluzione migliore dell’altra in assoluto piuttosto quella maggiormente adatta alle proprie necessità e alle caratteristiche di un immobile.